James Tobin Professore dell'Universita' di Yale e premio Nobel per l'economia nel 1981.
Economista americano del novecento di rilievo per i ruoli che ha ricoperto, James Tobin fu consigliere del Presidente J.F Kennedy ed anche tenace avversario di quella parte di economisti che sostenevano teorie "monetarisate" come lo furono infatti John Maynard Keynes le cui teorie economiche trovarono ampio consenso nelle politiche economiche di R.W. Regan e poi replicate da George Bush nel 2000.
TOBIN fu un economista di grande valore morale, non solo tecnico-scientifico, per i lavori svolti nelle ricerche su tematiche legate ai salari ed all'occupazione, tematiche che ai giorni nostri sono ancora molto attuali ed importanti per poter garantire la sostenibilita' economico-sociale di molti Paesi dell'Unione Europea, non da ultima l'Italia.
L'economista James TOBIN ha dato una sottile interpretazione a quella che egli considerava essere una grande minaccia per l'economia dei Paesi, l'inflazione.
Le principali opere
Nell'opera "Elasticita' al tasso di interesse della domanda di moneta per transazioni" del 1956 vogliamo ricordare i pericoli che James TOBIN commentava sull'inflazione e la crescita dei prezzi quale principale minaccia di poverta', senza dimenticare i suoi grandi dubbi sulla bonta' delle teorie dei monetaristi, i quali invece, diversamente da TOBIN, sostenevano che per creare crescita bisognava mantenere un elevato livello di disoccupazione in quanto masse con bassi redditi permettono un maggiore controllo sulla stabilita' dei prezzi.
Tobin riformula la domanda di moneta sulla base della teoria delle scorte e dimostra scientificamente che la domanda di moneta e' strettamente dipendente al tasso di interesse senza il ricorso alla "speculazione" come invece proposto e spiegato J.M. Keynes.
James TOBIN considerava queste politiche monetariste come una condannare l'umanita' a dover vivere periodi di disoccupazione anche lunga. Bisogna riconoscere che questa avversione alle teorie monetariste (tra l'altro applicate dalle Banche Centrali negli ultimi vent'anni) era dovuto all'importanza morale che egli attribuiva per la lotta alla poverta', la garanzia del lavoro e la tutela per i gruppi piu svantaggiati.
In "La preferenza per la liquidita' come comportamento verso il rischio" (1958), James TOBIN ha introdotto l'importante concetto di avversione al rischio spiegando le scelte di portafoglio tra diverse attivita' patrimoniali. Su queste basi TOBIN ha costruito una teoria delle scelte di portafoglio ed un'analisi di equilibrio generale applicata alla teoria monetaria.
La q di Tobin
Il suo grande contributo e' la tesi da lui avanzata secondo cui le imprese il cui capitale azionario viene scambiato su un mercato regolamentato, basino le proprie decisioni di investimento attraverso il rapporto "q" che risulta dividendo il valore di mercato del capitale economico valutato dal mercato ed il suo valore di rimpiazzo, ovvero il prezzo che si dovrebbe pagare oggi per rimborsare tutto il capitale economico dell'impresa.
Attraverso questa formula, Tobin spiegava che l'ammontare degli investimenti netti dipendeva dal fatto se "q" sia maggiore o minore di 1. Se "q" > 1 significa che il valore dell'impresa sul mercato azionario e' maggiore al valore di rimborso del capitale e quindi l'impresa ha surplus di liquidita' infatti diviene semplice in questi casi per i manager dell'impresa acquisire nuove risorse di capitale per incrementare il valore dell'azione. Diversamente, quando "q" < 1 significa che il mercato valuta il capitale dell'impresa meno del suo costo di rimborso.
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